Mi hanno scelto per rappresentare i precari per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti

| buttato dentro il 29 Febbraio 2020 | alle ore 18:05 | da | nelle categorie storie di vita vissuta | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

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Ci sono i “collaboratori felici”, perché guadagnano per un pezzo quello che un comune mortale guadagna in un mese.
Ci sono co.co.co. che sognano di diventare “articolo 1”.
Ci sono freelance che mentre scrivono un comunicato per un cliente, girano sedici foto a un altro cliente, poi fanno un video per un terzo cliente e un articolo per un mensile. E non cambierebbero la loro vita per nessun motivo.
Ci sono precari che stanno alla scrivania delle redazioni e fanno il giornale, ma non hanno un contratto a tempo indeterminato, a volte neanche a tempo determinato, a volte neanche un contratto e basta.
La galassia dei lavoratori autonomi, giovedì a Roma, mi ha votato per rappresentare tutte queste esigenze e sensibilità nella commissione contratto.
Il contratto è scaduto da tre anni. Pare che che ormai non fotografi più né le esigenze dei giornalisti, né quelle degli editori, e che quindi ci siano le prospettive per firmarne uno nuovo in tempi brevi. Pare.

[Non avevo mai messo una mia foto su questo blog prima d’ora, credo. Poi dite che sono troppo serio…]



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