Sigh sigh… Mario Giordano lascia Studio Aperto

| buttato dentro il 10 Ottobre 2007 | alle ore 19:43 | da | nelle categorie giornalismo, politica, tivì | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , , , , , , , , , , , , , , , | se hai qualcosa da dire leggi il commento e aggiungine un altro » |

L’inventore del manuale Cencelli della gnocca è stato cacciato.
Ebbene, Giordano lascia la scaletta flessibile, nel senso che è fatta seguendo i numeri del Lotto alle otto e applicandovi un vettore matematica stocastico, lascia i collegamenti con il meteo tempestanti tutti i 20 minuti di giornale, manco fossimo in pieno ciclone tropicale, lascia i servizi di nera strappalacrime di Silvia Vada davanti alla/e villa/e dell’assassino/i, lascia le notizie bomba, complice Giuliacci junior, sul caldo di luglio o sulla neve di gennaio, abbandona i collegamenti minimali da tutte le città dello stivale per sapere se piove o tira vento, le anteprime settembrine dei calendari osé: lascia Studio Aperto, insomma.
Finalmente gli hanno dato un calcio nel sedere. Finalmente hanno capito che spendevano di più in collegamenti satellitari e telefonici per i tg delle 12.25 e delle 18.25 che i cachet per l’intero palinsesto della reteggggiovane di Mediasèt (come dice Mike).
Finalmente si sono accorti che è un incompetente, che lungo una giornata leggera e friendly, perlomeno l’informazione deve avere un tono serio, che non tutto è reality e culetti sculettanti e video di Youtube. Che non si può avere una voce così e fare carriera televisiva. Che alla fine un po’ di nepotismo ci vuole, e che i direttore di telegiornale sono troppo giovani.
Finalmente il Cavaliere e la sua famiglia capiscono che il premio Pulitzer non sarebbe mai arrivato al maestro del telegiornalismo italiano.

Mi informano dalla regia che Giordano andrà a dirigere Il Giornale di famiglia. Ritratto. Erano meglio l’Alieno e Lucignolo.

Indro mica si scomoderà a rivoltarsi nella tomba per così poco.

Aggiunta giovedì 11 ottobre 2007, ore 12.04: TVBlog commenta a modo suo