Con il bimbo Kinder si allunga la lista dei disoccupati cinquantenni

| buttato dentro il 21 Settembre 2005 | alle ore 11:11 | da | nelle categorie demenza giovanile, stra-cult | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

La notizia è di quelle da far rabbrividire Licia Colò.
No, non è morto nessun panda e nessun procione è stato investito e ricoverato in rianimazione: semplicemente la Ferrero ha deciso di cambiare volto al “bimbo Kinder”, quel gentile viso di regazzino che faceva capolino sui prodotti Kinder – più latte e meno cacao.
La Ferrero, dopo attente indagini di mercato, ha capito che forse era meglio svecchiare quello che ormai è un cinquantenne in carriera, che non si trova più nemmeno a “Chi l’ha visto” e che il suo sporco lavoro sorridente lo ha fatto.
Sembra di tornare a qualche anno fa, quando la Findus ha deciso di togliere il nonnetto Capitan Findus per ringiovanirlo a suon di lifting e traslarlo in un mondo avveniristico, fatto di merluzzi combattenti e cattivi nemici. Per poi, pochi mesi fa, tornare ad un vecchio barbuto dopo un drastico crollo delle vendite. Per la Ferrero non succederà così, il nuovo bimbo è sempre un bimbo e non un pargolo ringiovanito a forza. Ma sembrerà, a noi tutti cresciuti a barrette e brufoli da latte (forse un po’ più di cacao non avrebbe fatto male), di perdere un pezzo di memoria.
Sarebbe come toglierci “quante cose al mondo vuoi fare, ma trova un minuto per te” di Tassoni, o come togliere il “grande pennello – pennello grande” di Cinghiale. O come levare la pipa a Mister Nostromo…



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