Schiavi nel 2009: il nostro complesso di inferiorità
| buttato dentro il 8 Gennaio 2009 | alle ore 18:02 | da Alessandro Mano | nelle categorie economia, sport | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio bar, beppe grillo, calcio, indro montanelli, luca casarini, mafia, mario segni, roberto calderoli, silvio berlusconi, sport, stampa, tv, union valdotaine, valle d'aosta, web | se hai qualcosa da dire leggi i 4 commenti e aggiungine un altro » |Noi, i non tifosi, siamo costretti da anni a vivere con il calcio. Il calcio infilato in ogni anfratto, in televisione, nella stampa, in internet, nelle discussioni da bar. Adesso poi, che quella categoria umana con qualche problemino di identità e di attributi che va allo stadio tutte le domeniche con il solo scopo di fare gazzarra finisce in prima pagina per morti, feriti, distruzioni e devastazioni una decina di volte all’anno, salvo poi comunicarci che “questa volta è quella buona per riformare lo sport più bello del mondo“. Per chi sia il più bello, negli anni lo si è dimenticato.
Noi, i non rassegnati, siamo costretti da anni a vivere con i Berlusconi e i Calderoli e i Casarini. Sogniamo sinistra del popolo, moderna e una destra Montanelliana (o addirittura Segni Mariottiana), sognamo che non tutti debbano anteporre per forza i proprio interessi a quelli collettivi, sognamo che non si debba urlare per farsi sentire e che una promessa abbia ancora un valore.
Noi, i non unionisti, siamo costretti da anni a vivere con un partito che crede di essere l’unico baciato dal dio della valdostanità, l’unico ad essere in grado di portare avanti gli interessi della “bella Vallée”.
Noi, i non mafiosi, siamo costretti da anni a vivere con chi si fa beffe dello Stato, con chi fa affari alle nostre spalle, salvo poi vedere i propri reati andare in prescrizione con un ghigno di sfida, perché tanto le leggi se le fa da sé.
Noi, i non grilliani, siamo costretti da anni a vivere con un comico rincoglionito di cui diventi nemico soltanto se gli ti pari davanti all’ora e al giorno sbagliato, senza un vero motivo.
Noi, viviamo sperando. Senza motivo, temo.
mamma mia come hai arredato bene..
moltomolto profescional.
bel bel post, discutibile finale (almeno potevi risparmiare l’insulto).
Grazie per l’arredamento. Ho aperto da poco, o meglio traslocato da poco. E non so se la nuova casa mi piacerà.
Il post, invece, era fermo e non pubblicato da un po’ di tempo. Mi sembrava malinconico al punto giusto (anche se un po’ arrugginito) per debuttare nella nuova casa.
Grillo quando lo scrissi era rincoglionito, ora non saprei :-)
Siamo già in due d’accordo sul finale discutibile! Comunque rinnovo i miei complimenti per “il dio della valdostanità”. :D
Fa piacere che un post triste riceva commenti. Smetterò di scrivere amenità