La premonizione di Aosta

| buttato dentro il 20 Gennaio 2011 | alle ore 12:04 | da | nelle categorie aosta, giornalismo, politica | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Ieri Beppe Severgnini era ad Aosta per presentare il suo libro “La pancia degli italiani“. Proprio il giorno dopo aver abbandonato Matrix dopo che in un servizio si vaneggiava di “accanimento obiettivo” contro il presidente del consiglio.
BSev Non poteva non parlare del Ruby-gate, e in un crescendo di battute e sarcasmo si è lasciato andare alla «premonizione di Aosta: è la prima volta che parlo del libro dopo lo scandalo Ruby, e se la mia previsione si avvererà, la ricorderemo così». In sintesi, «cosa rimarrà di questo scandalo tra qualche settimana? Il silenzio di Tremonti e della Lega che, zitti zitti, sono pronti ad un nuovo 25 luglio».
Perché? Perché «il modello Berlusconi regge nella complicità con gli italiani. Se B. supera il limite tra complicità e disgusto, ha chiuso». Continua…


Beppe Severgnini – Come disimparare l’italiano

| buttato dentro il 26 Novembre 2007 | alle ore 11:49 | da | nelle categorie cultura, recensioni | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Il metodo migliore per farsi passare la voglia di scrivere è leggere “L’italiano – Lezioni semiserie” di Beppe Severgnini tutto d’un fiato. Va preso con calma (abbondante), senza troppi pregiudizi (q.b., come nelle ricette) e senza timori (paura di cosa?): farsi prendere dal ritmo della scrittura, come in un romanzo, porta a matematica depressione.
Ogni capitolo fornisce un consiglio che ovviamente disattendiamo; in ogni paragrafo c’è un suggerimento che non seguiremmo nemmeno sotto tortura; e soprattutto, se due espressioni si equivalgono, ma una delle due è preferibile, noi poveri tapini scegliamo d’istinto quella sintatticamente meno corretta. Quella che crea equivoci, quella che la Crusca consiglia.
Un libro consigliato a chi scrive male, sconsigliato a chi scrive bene: o, meglio, consigliato a tutti, ma con posologia diversa.
Su una cosa non sono d’accordo con Beppone: spesso l’omissione di “io penso”, “personalmente”, “la mia opinione è”, da lui consigliata nel libro, ha creato conflitti insanabili con lettori e scrittori on-line. Bisogna capire, in questi casi, che si passa per pedanti sputasentenze agli occhi di lettori frettolosi e di criticatori prevenuti. Consiglio a Severgnini: dopo il corso di scrittura, scriva un corso di lettura. Continua…