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buttato dentro il 10 Luglio 2012 |
alle ore 0:12 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio autonomia, lega nord, politica, territorio, union valdotaine |
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Bene, era ora. Il «territorio» come lo intendono i nostri politici non esiste: esistono le persone. Continua…
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buttato dentro il 10 Gennaio 2011 |
alle ore 13:35 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie news |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio aosta, aostasera, bruno giordano, guido grimod, il sole 24 ore, politica |
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«Un commento? E’ un po’ come chiedere all’oste se il vino è buono». Bruno Giordano non sa cosa aggiungere ai dati del sondaggio sulla Governance pubblicato oggi dal Sole 24 ore, in cui il primo cittadino aostano scala la classifica dalla 32ª piazza, occupata dal suo predecessore Guido Grimod, alla 15ª, guadagnando due punti nel gradimento, salito dal 57 al 59 per cento su un campione di 600 cittadini elettori di Aosta. «Non è un risultato negativo – prosegue Giordano –, e di questi tempi è già qualcosa. Se così fosse stato, avrei potuto difendermi. L’unica cosa che posso dire, è che in questi sei mesi ho cercato di lavorare al massimo perché le cose si possano svolgere secondo il piano di governo che abbiamo presentato». Buona lettura su AostaSera.it…
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buttato dentro il 29 Aprile 2008 |
alle ore 15:13 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio barbara palombelli, cocktail, comunismo, corrado guzzanti, democristiano, elezioni, fascismo, fascista, filippo facci, francesco rutelli, gianni alemanno, il foglio, l'unita, liberale, libero, mediaset, olio di ricino, parlamento, politica, roma, sindaco, sinistra, statista |
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Filippo Facci questa mattina si lamentava (ovviamente su una rete Mediaset) di un titolo dell’Unità che suonava più o meno “un ex fascista sindaco di Roma”. «Eh no, eh… Questa è partigianeria, perché sottolineare il passato di Alemanno proprio ora? E’ sminuire una vittoria moderata», commentava il giornalista (Libero + Foglio + Mediaset = superpartes).
Ieri, durante i festeggiamenti, gli Alemanno boys intonavano un anacronistico “chi non salta comunista è”, salutavano romanamente e sbandieravano croci celtiche e fasci littori. Un giornale di sinistra cosa dovrebbe scrivere? Cha ha vinto un democristiano? O un liberale? O un fine statista incorrompibile?
PS: Rutelli le ha prese di santa ragione. Sarebbe ora che si ritirasse, assieme alla cara mogliettina Palombelli, una volta per tutte dalla politica, dalla vita pubblica in genere: è popolare come l’olio di ricino nei cocktail. Però si salverà con un posto in Parlamento, il fetentone… Meritocrazia, la chiamano.
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buttato dentro il 13 Marzo 2008 |
alle ore 12:01 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, economia, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio 2005, agricoltura, allevamento, aosta, autonomia, bilancio sociale, bim, casino de la vallee, cva, gazzetta matin, governance, informazione, internet, luca mercanti, luciano caveri, politica, poste italiane, propaganda, turismo, valle d'aosta, welfare |
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Un anonimo mi aveva chiesto, in un commento, un post sul “Bilancio della XII legislatura”, che l’amministrazione regionale ha inviato a tutte le famiglie valdostane in occasione della chiusura del quinquennio (e in vista delle elezioni, puntini di sospensione…). Lo avrei fatto volentieri, come già avevo fatto con il “bilancio sociale” del comune di Aosta, nel 2005.
Ma non ho ricevuto nulla: a casa mia, nessuno ha visto niente. Luca Mercanti, sulla Gazzetta Matin di lunedì, sottolineava proprio, oltre all’eterno dubbio “è propaganda o informazione” che chiunque si pone di fronte a questo materiale promozionale, l’inopportunità di inviare con soldi pubblici uno strumento che, alla fine, non raggiunge le famiglie. «Qualche famiglia se l’è trovata nella buca delle lettere, altre in pile sopra la cassetta condominiale, altre ancora non l’avranno neanche ricevuta».
Così mi è venuto il dubbio cruciale: non sarà mica nella cassetta della pubblicità, dove nessuno guarda mai e che è sempre piena di spazzatura? Esatto, era lì.
Anzi, erano lì: su dodici famiglie, nel mio condominio non lo aveva ancora preso nessuno: insieme ad Ecolo, ad alcune buste CVA e BIM sul risparmio energetico e sul riciclaggio dei rifiuti. Spazzatura?
Inizio dalla copertina: bilancio sintetico della XII legislatura. Legislatura travagliata, forse la peggiore dopo quella della “crisi del fil di ferro” – casualità vuole che anche in quell’occasione il presidente si chiamasse Caveri. Legislatura che ha visto due esecutivi, molti avvicendamenti in giunta: l’esecutivo attuale, che è autore dell’opuscolo, avrà riconosciuto l’operato della giunta precedente, che è ora opposizione, avrà fatto un minestrone di tutto o si sarà preso anche i meriti della giunta precedente?
Al termine della lettura, il dubbio non è chiarito. Di politica non si parla, non si parla di scelte, si parla di risultati e soltanto di quelli positivi. Non si toccano temi importanti, come l’industria, l’agricoltura (se io fossi un allevatore, sarei piuttosto deluso), non si parla se non marginalmente di turismo. Continua…
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buttato dentro il 13 Marzo 2008 |
alle ore 11:35 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio guido cesal, politica, roma, union valdotaine |
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Guido Césal, presidente dell’Union Valdôtaine, ha detto alla presentazione delle liste per le elezioni politiche che «vogliamo portare a Roma due parlamentari che siano espressione della Valle d’Aosta tutta intera e non soltanto di una parte politica». Perché, l’Union non fa politica? Non è una parte politica? Se fa caramelle, non è capace a venderle perché non le ho ancora mai mangiate…
E’ finito il tempo in cui l’UV era valdostana e gli altri no. Ora c’è una parte politica pessima, una ancora peggio e una terza, beh, su cui non mi esprimo…
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buttato dentro il 16 Settembre 2007 |
alle ore 18:04 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio beppe grillo, etica, parlamento, politica, qualunquismo, v-day |
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Il V-Day l’ho volutamente ignorato.
Non come molti che ne hanno scritto, come molti che hanno scritto di non averne scritto, come molti che hanno scritto dicendo di non volergli dare spazio. Sinceramente, l’ho sottovalutato all’inizio (mai avrei pensato ad una mobilitazione così numerosa) e mi ha lasciato piuttosto indifferente dopo: le proposte di Grillo sono vuote, non contribuiscono a risolvere alcun problema e hanno più limiti che vantaggi (cazzarola, mi sembra di essere un vecchio rincoglionito che Beppe attacca quotidianamente… quindi vado brevemente a spiegarmi).
Si vuole svecchiare la politica perché vi sia nuovo spazio per i giovani? E allora a cosa serve limitare a due legislature il possibile impegno? A permettere che chi ha capacità non possa stare in Parlamento per lungo tempo, e a non evitare in alcun modo che chi ha potere (troppo potere) ricopra cariche pubbliche di responsabilità e influenza o poltrone in aziende pubbliche vita natural durante. Bell’idea, ma rimedio inefficacie.
O forse è meglio evitare che i condannati o gli indagati non siedano in Parlamento? No, perché nascerebbero come funghi cause architettate ad arte per mettere fuori gioco qualche onorevole, e a rimetterci sarebbero i più gonzi e meno “politicamente scafati”, e non si permetterebbe una reale riabilitazione per chi peccando di “gioventù” abbia fatto stronzate tanto da farsi condannare. Sarebbe un primo rimedio contro le mele marce della politica? Ummh… Credo che siano di più i politici con le mani sporche e mai condannati rispetto ai politici con le mani pulite (incensurati o condannati poco importa…). Continua…
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buttato dentro il 28 Dicembre 2006 |
alle ore 21:20 |
da Alessandro Mano |
nelle categorie aosta, giornalismo, politica |
parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio carlo perrin, grand hotel billia, luciano caveri, patois, politica, saint-vincent, torgnon, union valdotaine, valle d'aosta |
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Nella conferenza stampa di fine anno del Consiglio e della Giunta regionale della Valle d’Aosta, l’impegno maggiore dei nostri amministratori, oltre a fornire soltanto dati positivi e cifre “buone”, è stato quello di eliminare da ogni immagine o filmato e di non citare mai a voce “Perrin”, termine valdostano tipico di Torgnon, da pronunciare perrèn, che significa grossomodo, secondo l’enciclopedia “Trèi Tseun” “Senatore della Repubblica italiana che ha rotto le uova nel paniere all’Union Valdôtaine”.
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