Aereo precipita nel fiume Buthier. Gli ambientalisti: «Povere cornacchie»

| buttato dentro il 16 Gennaio 2009 | alle ore 16:04 | da | nelle categorie aosta, satira | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , , , , , , , , , , | se hai qualcosa da dire leggi i 4 commenti e aggiungine un altro » |

New York 16 gennaioUno stormo di cornacchie – che in Valle d’Aosta secondo tradizione portano neve – è stato centrato in pieno da un Dornier della compagnia Air Vallée in partenza dallo scalo internazionale “Corrado Gex” di Aosta e diretto a Londra Heathrow, ed è la causa dello spettacolare incidente che, nel pomeriggio di giovedì 15 gennaio, ha costretto il comandante Antoine “Tueno” Barmasse ad un ammaraggio d’emergenza nel fiume Buthier, tra i numerosi ponti che lo attraversano, nei pressi dell’Arco d’Augusto.
«Ho notato subito la perdita di potenza di uno dei due motori – commenta Tueno – ho spento il secondo e mi sono guardato attorno, per tentare un atterraggio di emergenza». Con le alte vette che circondano la città non è possibile virare e tornare in zona aeroporto, e la zona del Mont Fleury è appena stata concimato con abbondante dreudze locale: «Solo un folle avrebbe tentato di atterrare là, rischiando di rimanere impantanato», sdrammatizza Barmasse. Così il comandante, con anni di esperienza internazionale, prima sulle rotte tra Aosta e il Sudamerica e poi sui velivoli verso lo scalo londinese, ha tentato l’impossibile: «Negli ultimi anni, gli spazi liberi attorno alla città sono spariti – prosegue il nuovo eroe nazionale rossonero – e meno male che non hanno costruito anche un ospedale fuori città, ma hanno lasciato costruire soltanto capannoni. E si sa, non si può riempire una città di capannoni, non servono a nessuno. Così ho scelto l’ultimo spazio libero di fiume». Continua…


La befana vien di notte…

| buttato dentro il 6 Gennaio 2007 | alle ore 13:52 | da | nelle categorie aosta, sport, stra-cult | parlando di gioiosi argomenti quali ad esempio , , , , , , , , , , | se hai qualcosa da dire scrivilo qui » |

Ad Aosta è arrivata la befana. E che befana!!!

Yelena Isinbayeva sorride. «Posso farti una foto» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Si sistema i capelli.
«Magari una con Vitaly» e sfodera il suo sorriso a 32 denti. Sa di essere bella.
«Ancora una da sola»… È definitivamente bella.
Poco prima, Yelena aveva terminato di zampettare in giro per il “palaindoor” di Aosta, le ghette rosa a fasciare le caviglie, unico capo “non Adidas” su un completo tecnico firmato dallo sponsor per cui ha appena girato un nuovo spot. Il suo sogno è recitare, a fine carriera, dopo Londra 2012.
Vitaly Petrov, il Vitaly di qualche riga sopra, suo allenatore da due anni e preparatore dei migliori astisti mondiali, le sta facendo eseguire, in questo primo giorno di ritiro italiano, una serie di esercizi specifici per la forza, la coordinazione e l’agilità. L’obiettivo è quello di portare la rincorsa, fase cruciale al pari del valicamento dell’asticella, da quattordici a sedici passi, perché le lunghe leve di Yelena le permettano di arrivare a quei 5 metri e 20 che secondo Petrov può raggiungere perché «ha nelle gambe». Continua…